Il Teatro Comunale di Cesenatico è un gioiello di arte e architettura, dalle linee neoclassiche. Una lira rappresenta il logo del teatro per simboleggiare fin dalla costruzione il suo legame con la musica, in particolare lirica.
Gli interni del teatro sono caratterizzati dal colore blu dei decori e degli arredi, colore che ricorda anche le origini marinare del borgo: una particolarità che lo rende unico ed è molto apprezzata dai visitatori.

Nel dopoguerra la struttura era gravemente danneggiata e nel 1980 l’Amministrazione comunale ha realizzato il restauro dell’intero complesso, riportando il teatro alla luce.
Il Teatro di Cesenatico è oggi considerato tra i più interessanti edifici teatrali della regione.

L’architettura

Il restauro condotto prima della riapertura, curato dall’architetto Augusto Savini, ha recuperato nella sostanza la fisionomia originaria, che stabiliva una divisione planimetrica dell’edificio in quattro parti.
La prima verso la strada, con il ridotto d’accesso alla platea ed ai palchi, la seconda costituita da sala platea, palchi e ribalta e la terza con il palcoscenico composto di scenari e quinte.

Il teatro ha oggi una capienza di 270 posti così suddivisi: 68 in platea, 56 nel primo settore, 60 nel secondo settore e 86 nel loggione.

La facciata

Con il restauro è stata ripristinata la facciata neoclassica in cotto, con due finestre laterali, un portone centrale e due piccole porte.
Un tempo al primo piano aveva sede la locale scuola di musica, mentre nella sala centrale, con cavea a ferro di cavallo, si aprivano 2 ordini di 15 palchetti ciascuno, le barcacce e il loggione.

Il soffitto

Il soffitto della platea in passato era decorato con un grande rosone in legno, attorno al quale erano dipinti sei medaglioni raffiguranti gli uomini illustri del tempo.
Con il restauro il soffitto è stato ridipinto con colori neutri.

Le opere artistiche del teatro

Fra le opere presenti all’interno dell’originario teatro, e purtroppo andate perdute, ricordiamo il prezioso lampadario in vetro di Murano, il grande tappeto che copriva il palcoscenico, e il velario, opera del pittore forlivese Pompeo Randi, raffigurante il Duca Valentino e Leonardo da Vinci, che progettò il Porto canale di Cesenatico.

Nel 2002 gli studenti del Corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni del passaggio di Leonardo in Romagna e a Cesenatico, hanno realizzato nuovamente il dipinto, riportando il palcoscenico al suo antico splendore.