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Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento.
I biglietti sono in prevendita su vivaticket – link (10 euro+ prevendita in loggione; 15 euro + prevendita platea e palchi); la biglietteria del teatro aprirà il giorno dell’evento alle 19.30.
L’evento, in collaborazione con Sillaba, fa parte del cartellone del settore Cultura del Comune di Cesenatico; media partner Radio Studio Delta.
Ufficio Cultura e Teatro, via Armellini 18 a Cesenatico. Tel. 0547 79274. Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì (escluso festivi) – teatrocomunalecesenatico.it
Biografia Vera Gheno
Sociolinguista, ricercatrice e divulgatrice italiana, Vera Gheno è specializzata in comunicazione digitale ed è traduttrice dall’ungherese. Ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca – lavorando presso la redazione della consulenza linguistica e gestendo il popolare account Twitter dell’istituzione – e per quattro con la casa editrice Zanichelli. Insegna all’Università di Firenze, dove coordina il Laboratorio di italiano scritto per Scienze Umanistiche per la Comunicazione, e in corsi e master presso diversi atenei italiani. Numerosissimi i suoi interventi scientifici e divulgativi su temi quali l’iperconnessione e le questioni di genere, diversità, equità e inclusione. Tra i suoi saggi: Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi) (Cesati 2016); Tienilo acceso (con Bruno Mastroianni, Longanesi, 2018); Potere alle parole (Einaudi, 2019), Femminili singolari (Effequ, 2019), La tesi di laurea (Zanichelli, 2019), Le ragioni del dubbio (Einaudi, 2021), Chiamami così (Il Margine, 2022); l’ebook Parole contro la paura (Longanesi, 2022); la curatela dell’antologia Parole d’altro genere (Rizzoli, 2023); e L’antidoto, (Longanesi, 2023). Sul quotidiano online Il Post conduce il podcast Amare Parole.