da | Nov 13, 2023

Sentire le voci foto Giorgio GrandeDoveva essere una festa e una festa è stata, la prima edizione di “Sentire le voci” che ha portato sul porto canale di Cesenatico le voci del podcast italiano. Un programma ricchissimo con una grande varietà di ospiti, alcune vere e proprie stelle e tantissimi addetti ai lavori di alto livello. Il pubblico ha risposto presente con oltre 700 spettatori e due sold-out che hanno riempito i 270 posti del teatro di Cesenatico: il primo venerdì sera con i racconti di Cecilia Sala appena tornata dall’impegno sul campo per raccontare il conflitto israelopalestinese; il secondo domenica con la voce ormai mitica di Stefano Nazzi e le sue indagini, i racconto surreali e commoventi di Paolo Nori e il successo di Mauro Pescio con “Io ero il Milanese” che dopo il podcast è diventato anche un romanzo di grande successo. Il sabato sera è stato dedicato a Valeria Montebello con il “Il sesso degli altri”, il suo ironico e dissacrante racconto del piacere. Da venerdì pomeriggio invece “Sentire le voci” ha mostrato la sua natura di festival con i partecipati incontri che dalle 16 in poi hanno reso Cesenatico la capitale italiana del podcast. Marta Perrotta, Davide Savelli, Ilaria Gaspari, Gianni Gozzoli, Francesco Tassi, Andrea Borgnino, Chiara Galeazzi e Roberto Paci Dalò.

Le parole del sindaco Matteo Gozzoli e del direttore artistico Matteo Cavezzali

«Questo festival era una scommessa e possiamo dire adesso di averla vinta. Vedere Cesenatico così partecipe è stato emozionante, sia in teatro che in Galleria. Quello che mi ha colpito di più è stato vedere pubblico di ogni fascia d’età, cesenaticensi e non solo. Siamo riusciti a rendere speciale un normale fine settimana di novembre. Di questo ringrazio l’assessore Pedulli e il direttore artistico Matteo Cavezzali», le parole del sindaco Matteo Gozzoli.

«È stato un successo oltre ogni attesa la prima edizione del festival. C’è stato un calore e una risposta del pubblico che hanno dimostrato che questa è stata davvero una festa. L’intuizione di creare un festival unico nel panorama italiano è stata premiata, riempiendo Cesenatico di giovani e giovanissimi, ma anche di persone di ogni età, interessate agli argomenti trattati, che andavano da temi di grande attualità come la guerra, la cronaca e il carcere, ma con approfondimenti anche su argomenti alti come Proust e la letteratura, senza dimenticare l’ironia», il commento di Matteo Cavezzali.

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