CESENATICO Non è estate senza i concerti all’alba in spiaggia a Cesenatico. Sono sei gli appuntamenti, il primo il 2 luglio, organizzati dal Comune di Cesenatico in collaborazione con la Coop. Stabilimenti Balneari e la direzione artistica di Alberto “Doc” Antolini. La ricetta delle albe è fatta dell’essenziale visibile agli occhi: i colori delle prime ore del giorno, melodie, la sabbia tiepida sotto i piedi per un tour sonoro intorno al mondo. Andata e ritorno? A Cesenatico. Ecco come il direttore artistico spiega le scelte. Ad aprire le danze domenica 2 luglio nella spiaggia libera di Zona Cesarini, Villamarina di Cesenatico, alle ore 6 ci sono Simone Zanchini (fisarmonica) e Stefano Bedetti (sax) con “Radici”, un’intensa e lirica narrazione di due musicisti amici fraterni fin dalla giovanissima età. In quella fetta di spiaggia libera andrà in scena un incontro raro, praticamente mai visto: quello tra il jazz e l’essenza del liscio romagnolo di Secondo Casadei.
Simone Zanchini è un fisarmonicista tra i più noti e importanti del panorama internazionale, compositore e arrangiatore. Stefano Bedetti è sassofonista, compositore, arrangiatore, e ha nella fluidità, nel vigore e nella ricchezza inventiva del fraseggio le qualità che gli consentono di muoversi con libertà fra tradizione e continua ricerca espressiva. I concerti all’alba sono a ingresso libero; in caso di pioggia il concerto sarà annullato. Tutti gli appuntamenti sono su teatrocomunalecesenatico.it. Si consiglia di seguire i social del Teatro di Cesenatico per gli aggiornamenti dell’ultimo minuto.
Biografia musicisti
Simone Zanchini è un fisarmonicista tra i più noti e importanti del panorama internazionale, compositore e arrangiatore: è un virtuoso del suo strumento, curioso dei linguaggi musicali, la sua ricerca percorre i territori della musica contemporanea e non, con un approccio all’ improvvisazione che si nutre della complessità e ricchezza delle sue esperienze e conoscenze. Ha un’intensa attività concertistica e si esibisce sia in solo che con musicisti di differenti estrazioni musicali in numerosi progetti, come il duo con Antonello Salis, quello con Gabriele Mirabassi, quello con Stefano Bedetti (il progetto “Radici”), oppure con grandi ensemble come l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, con cui ha inciso anche l’album dedicato alla musica di Nino Rota, di prossima pubblicazione. In ambito classico, di lunga data è la sua collaborazione coi Solisti dell’Orchestra della Scala. Ha pubblicato numerosi album, tra cui: “Casadei Secondo me” (2014), “Don’t try this anywhere” (in quintetto con John Patitucci, Adam Nussbaum, Ratko Zjiaka e Stefano Bedetti, 2015), “Nino – Simone Zanchini Play the music of Nino Rota” (2019), progetto che lo vede solista con la HR Frankfurt radio big band. Recente è la collaborazione con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini (Piacenza – Ravenna), fondata da Riccardo Muti, con un programma dedicato a Richard Galliano, Roberto Di Marino e Astor Piazzolla, che ha esordito nel cartellone “La musica che sale” (Cervia, Darsena del sale, 2023).
Stefano Bedetti è sassofonista, compositore, arrangiatore, e ha nella fluidità, nel vigore e nella ricchezza inventiva del fraseggio le qualità che gli consentono di muoversi con libertà fra tradizione e continua ricerca espressiva. A 19 anni entrò nel gruppo di Giulio Capiozzo, col quale ebbe la prima esperienza in studio (“Chernobyl 7991”, 1997, ultimo disco targato Area). Vanta collaborazioni che vanno dai Jestofunk, a Marco Tamburini (“Frenico”, 2005, “Isole”, 2007, con Billy Hart, suo mentore a New York, e Cameron Brown), a Tony Scott, Flavio Boltro, Simone Zanchini (“Casadei Secondo me”, 2014, e il progetto “Radici”), Ratko Zjiaka (“Life on heart”, 2018, con Renato Chicco e Antonio Sanchez), Antonio Faraò, Giovanni Falzone, per citarne alcuni. Nel 2008 si trasferì a New York dove ha suonato con Ed Howard e Victor Lewis in trio, con Billy Hart, George Cables, Billy Drummond, Barry Altschul, George Garzone, John Patitucci, Adam Nussbaum e molti altri artisti. A suo nome ha inciso “The bright side of the moon” (2007, votato agli Italian Jazz Awards 2007 come Miglior disco jazz dell’anno in Italia), a cui si aggiunge il recente “Chinese Sundays” (Stefano Bedetti Organ Trio con Yazan Greselin e Max Furian, 2022), entrambi con sue composizioni originali.
Informazioni
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